Anni di impegno per creare contenuti rilevanti per il pubblico, per migliorare la SEO del proprio sito web e per raggiungere le più alte posizioni sui motori di ricerca. E poi, d’un tratto, senza avviso, arrivano le temute penalizzazioni di Google. Come è possibile rimuovere queste pericolose penalizzazioni SEO? E, ancora prima, come si fa a capire che Google sta penalizzando il nostro sito web?
Come individuare le penalizzazioni di Google
Forse il tuo sito web ha delle penalizzazioni di Google e tu non te ne sei accorto o, ancora più frequente, presenta dei problemi di natura tecnica. Forse, però, hai notato un marcato calo delle conversioni e, andando a controllare, hai scoperto che è stato generato da una più o meno drastica riduzione del traffico sul tuo sito web, dovuto a sua volta da una perdita di posizioni sulla SERP di Google. Cosa è successo? Forse, d’un colpo, i tuoi competitors hanno messo in campo una strategia SEO da urlo, guadagnando un sacco di posizioni. O magari, hai delle penalizzazioni SEO sul groppone.
Prima di tutto, non devi sentirti solo: stando all’ex head of the web spam team di Google Matt Cutts, mister G mette in campo oltre 400.000 penalizzazioni manuali al mese, per non parlare poi di tutti quei siti che vengono penalizzati dall’entrata in gioco dei nuovi aggiornamenti degli algoritmi. Il problema, però, è che solamente 20.000 amministratori di siti web al mese inviano una richiesta di riconsiderazione per rimuovere le penalizzazioni di Google! Tutti gli altri, invece, scelgono, più o meno consapevolmente, di proseguire con quelle grosse palle al piede che sono le penalizzazioni SEO.
Per capire se anche il tuo sito web ha a che fare con delle penalizzazioni di Google devi andare sul tuo Google Webmaster Tool nella Search Console, e quindi nella sezione ‘Traffico di ricerca’ per controllare sotto la voce ‘Azioni manuali‘. Se non risulta alcun intervento, puoi fare un mezzo sospiro di sollievo. Solo mezzo, però. Se sei andato a controllare per spiegarti la causa di una perdita di posizioni, il sapere di non avere delle penalizzazioni di Google non è esattamente una buona notizia: vuol soltanto dire che devi andare a cercare altrove! Il tracollo improvviso del tuo sito potrebbe per esempio essere causato da una penalizzazione non manuale, bensì algoritmica. Per capirlo, dovresti controllare le date di tutti i cambiamenti degli algoritmi del motore di ricerca, per confrontarle con i tuoi dati relativi al traffico.
Come rimuovere le penalizzazioni SEO
Purtroppo non c’è una regola valida per tutti i siti: la cosa fondamentale è analizzare caso per caso. Soprattutto qualche anno fa era frequente la penalizzazione manuale da parte di Google. Questa azione manuale era spesso da ricondurre a dei cattivi backlink: erano infatti loro la causa del 95% delle penalizzazioni. Spesso dei link considerati innaturali o forzati, generati probabilmente all’interno di una strategia di Link Building esagerata e scorretta, portava il sito allo sfascio (o quasi). Bisogna infatti sempre ricordare che fare Link Building rispettando le regole di Google, significa fare tutto il possibile per attirare dei backlink di qualità e naturali: di fatto, insomma, il miglior modo è quello di offrire alla propria audience dei contenuti di qualità condividendoli efficacemente, così da attirare dei preziosi collegamenti.
Ma quali sono le cause più frequenti che frenano la crescita del traffico e che, in rari casi, possono portare anche ad una penalizzazione da parte di Google? Ecco alcuni punti:
- siti web con contenuti duplicati;
- backlink da portali con contenuti per adulti;
- backlink da siti che hanno violato le linee guida di Google;
- backlink da siti che non hanno nulla a che fare con il tuo settore;
- siti di infima qualità a livello di contenuti;
- portali che offrono un’esagerazione di pacchetti pubblicitari o affiliazioni;
Conoscere gli elementi che possono danneggiarti è molto utile, perché per rimuovere le penalizzazioni di Google è necessario individuare quali sono i fattori che hanno causato le ire di Mister G. Anche qui, ad aiutarti c’è Google Webmaster Tools, il quale ti permette di visualizzare e di scaricare la lista completa dei tuoi backlink, analizzare i link interni, analizzare in generale la situazione del sito.
Puoi eseguire questo lavoro manualmente e allo stesso tempo farti aiutare da appositi software SEO per velocizzare l’analisi.
Tieni monitorati tutti i link dannosi e contatta i relativi amministratori di pagina per richiederne l’eliminazione o ancora, in casi estremi, utilizza lo strumenti disavow di Google.
Eliminare le penalizzazioni di Google non è dunque impossibile, né estremamente difficile. Senza avere a propria disposizione ottime competenze SEO e un bel po’ di tempo da investire in questa attività, però, le possibilità di riuscire nell’operazione sono minime. In questi casi è meglio non rischiare, e rivolgersi ad una valida agenzia o un capace consulente SEO!