Quando si parla di stories si pensa a quelle più celebri dei social network, dal suo ideatore, Snapchat, a Instagram e Facebook. Vista la grande forza comunicativa di questo strumento, Google ha deciso di annunciare nel febbraio 2018 le AMP Stories, riscuotendo fin da subito interesse e curiosità.
Possiamo dire che le AMP Stories sono come le stories di Google. Sono contenuti visual che appaiono nella serp, sotto forma di carosello e offrono contenuti testuali e grafici agli utenti. Scopriamo più in dettaglio cosa sono e come possiamo implementarle in una strategia SEO.
Cosa significa il termine AMP?
Indice
AMP è l’acronimo di Accelerated Mobile Page ed è un progetto open-source di Google che permette di caricare i contenuti in modo istantaneo da mobile. Siamo o non siamo nell’era del “mobile first, mobile only”? 😀
Questo standard ci consente di alleggerire le pagine web per riuscire a caricarle fino a quattro volte più velocemente poiché utilizza una quantità di dati inferiore rispetto a una comune pagina web. Grazie alle AMP pages possiamo azzerare quasi del tutto il tempo di attesa che separa dal tap alla visualizzazione del contenuto.
Cosa si intende per standard AMP?
Lo standard AMP è un grande traguardo tecnologico che ci permette di rendere i contenuti ancora più vicini all’utente. Sappiamo che il tempo di caricamento di una pagina incide notevolmente sul tasso di abbandono. Questo solitamente avviene quando la pagina impiega più di 3 secondi per essere caricata e fruibile dall’utente. Poter ridurre questa tempistica è un grande vantaggio perché ci consente di mostrare il contenuto all’utente in breve tempo, riducendo così il tasso di abbandono delle pagine del nostro sito web.
AMP Stories: cosa sono?
Abbiamo detto che le AMP Stories sono simili alle stories che pubblichiamo sulle piattaforme social, come Facebook e Instagram. La differenza più importante è che queste stories possono essere indicizzate e visualizzate nei risultati di ricerca su Google.
A livello strutturale, le Stories AMP sono simili ad altre pagine web poiché hanno un URL sul server, sono linkabili e possono essere collegate ad altre pagine. Per questo le AMP dovrebbero essere ottimizzate come una qualunque pagina web.
Dal punto di vista tecnico invece, il formato AMP sfrutta dei template preimpostati che rendono più facile la gestione e che ne consentono la rapida condivisione, con la possibilità di individuare i contenuti preferiti da parte dell’utente finale.
Le AMP sono fatte di immagini e video che aiutano gli editori a catturare facilmente l’attenzione degli utenti con un alto grado di coinvolgimento.
I vantaggi delle Stories AMP
Abbiamo raccolto i vantaggi di questo strumento in 7 punti:
- Possibilità di creare contenuti belli e con un forte potere di engaging. Sono semplici da realizzare e permettono di coinvolgere l’utente migliorando l’User Experience.
- Velocità nei tempi di caricamento.
- Dati di tracking e misurazione delle prestazioni, grazie al sistema di analisi che ci consente di comprendere i risultati ottenuti.
- Flessibilità creativa e libertà editoriale e di branding, grazie ai layout predefiniti e flessibili, facilmente gestibili dall’interfaccia e che permettono l’aggiunta di contenuti follow-on.
- Facilità di condivisione e di collegamento che non limitano le stories ad un unico ecosistema ma possono essere condivise, diffuse e integrate in siti e app.
- Creazione di storytelling coinvolgenti che raccontano l’azienda, il brand e il prodotto con contenuti visual.
- Capacità di supportare l’advertising poiché consentono la monetizzazione per gli editori che usano una pubblicità con link di affiliazione, ma anche per gli inserzionisti che possono così raggiungere un pubblico unico con una nuova esperienza di storytelling.
Strategie SEO per le AMP Stories
Per ottenere un buon risultato con le AMP Stories è necessario combinarle con il lavoro SEO standard all’interno del sito web. Le strategie SEO utili per ottimizzare i risultati delle AMP includono:
- Metadata: le Stories AMP sono dotate di un meccanismo incorporato per applicare i metadata alle storie e renderle compatibili al 100% con i motori di ricerca e qualunque funzione di ricerca basata sui metadata.
- URL format: possiamo usare lo stesso criterio delle pagine web del sito senza indicare nell’URL che si tratta del formato AMP Stories.
- Internal linking: le pagine interne del sito, come la home page o pagine specifiche, dovrebbero collegarsi alle Stories per sfruttare al meglio le opportunità dello strumento.
- Allegati di pagina: utili per dare informazioni aggiuntive all’utente, sotto forma di articolo standard accanto alla storia.
- Sottotitoli video: per rendere più accessibili le storie a tutti gli utenti e favorirne la condivisione.
- Descrizioni delle immagini: ricordarsi di sfruttare il testo alternativo per fornire una descrizione significativa dell’immagine.
Il mondo delle AMP Stories è estremamente interessante. Ti piacerebbe approfondire l’argomento e capire come usarle per far crescere il tuo brand online? Contattaci per una consulenza!