Ogni giorno su Google vengono effettuate oltre 3 miliardi di ricerche, con una media di 1,4 ricerche per ogni utente al giorno. Le query (ricerche) sono mosse da tanti obiettivi diversi. Ci sono utenti che cercano prodotti o servizi da acquistare, c’è chi desidera avere più informazioni su un particolare argomento, chi vuole tenersi aggiornato su cosa accade nel mondo… ogni utente ha uno scopo ben preciso che desidera raggiungere digitando una semplice frase su un motore di ricerca.
Prendiamo come punto di riferimento Google, uno dei motori di ricerca più utilizzati al mondo. Il suo funzionamento si basa su un sistema complesso che si attiva ogni volta che un utente effettua una ricerca. Questo meccanismo ha lo scopo di mostrare all’utente dei risultati il più vicino possibile alla sua richiesta.
Su miliardi di ricerche giornaliere possiamo individuare dei trend interessanti in particolari periodi dell’anno o in relazione a eventi che riguardano un particolare territorio. Ad esempio, d’estate è il boom di spiagge, vacanze e creme solari, mentre in inverno le ricerche si spostano più su prodotti e rimedi contro l’influenza, il freddo e così via. Seppur numerose e diverse tra loro, le ricerche seguono una certa stagionalità.
E cosa succede quando si scatena un virus capace di colpire chiunque nel mondo?
Seguire i trend delle ricerche
Indice
Analizzando le ricerche effettuate dagli utenti con lo strumento messo a disposizione da Google, Google Trends, ci siamo accorti dell’aumento di ricerca di particolari termini. I telegiornali e le autorità ci raccomandano di igienizzare spesso le mani, uscire il meno possibile, limitare i contatti con le altre persone e indossare una mascherina quando si esce di casa. Queste parole, unite alla grande preoccupazione che viviamo oggi in Italia e nel mondo, ha fatto si che la ricerca di alcuni termini correlati al Coronavirus crescesse a dismisura. Infatti, se cerchiamo il termine “Amuchina” su Google Trends ecco cosa succede:
In Italia le ricerche di questo disinfettante sono passate da poche decine a centinaia con query correlate di questo tipo: “coronavirus”, “amazon amuchina gel”, “amuchina gel xgerm” e così via. La situazione non cambia quando proviamo a fare un’analisi del termine “mascherina”.

Anche in questo caso vediamo una forte crescita della ricerca del termine nell’ultimo periodo rispetto ai 12 mesi precedenti.
Non si tratta certo di un caso isolato. Ogni giorno le ricerche sono influenzate da numerosi fattori che spingono gli utenti a cercare informazioni, prodotti e servizi specifici. Cosa c’è di speciale e così degno di nota in questo particolare caso?
Come un virus può incidere sulle ricerche degli utenti
Succede che le persone hanno iniziato la corsa per approvvigionarsi quante più mascherine e Amuchina possibili per salvaguardare la propria salute. Così su internet abbiamo visto, in molti casi, salire alle stelle i costi di questo prodotto e di similari. Le scorte di Amuchina sembrano esaurite così come quelle delle mascherine, e la gente inizia a cercare soluzioni alternative per produrre l’igienizzante a casa.
Insomma, un vero e proprio caos. Non vogliamo soffermarci però sul disagio che si sta verificando in queste settimane sul nostro territorio o nel resto del mondo. Il nostro obiettivo è farti capire come sfruttare le ricerche degli utenti, in generale ma soprattutto in circostanze come queste, per creare contenuti utili e in grado di portarli sul tuo sito web.
Come sfruttare i trend di ricerca
I trend di ricerca rappresentano un elemento essenziale per sostenere una strategia digitale. Qui di seguito ti facciamo qualche esempio su come sfruttare le query degli utenti a tuo vantaggio.
Supponiamo che tu sia il proprietario di una farmacia. Probabilmente tra i tuoi prodotti avrai una fornitura di gel igienizzanti e mascherine pronte per essere vendute. E guarda un po’, gli utenti le stanno cercando con grande interesse. Perché non gli dici che possono trovarle nel tuo e-commerce? Puoi creare una campagna pubblicitaria su Google in cui mostri i prodotti tanto desiderati, magari aggiustando l’offerta su quelle regioni in cui si concentrano le ricerche, in questo caso quelle maggiormente colpite dal virus. In aggiunta, potresti creare degli articoli di blog che approfondiscono l’argomento e diffondono le norme previste per contrastare il contagio.
Supponiamo invece che tu sia il proprietario di un negozio di alimentari, una rosticceria o una qualunque attività che ha a che fare con il cibo. Potresti creare degli annunci nelle zone cosiddette rosse e promuovere il tuo servizio di consegna a domicilio così da portare alimenti o cibi pronti direttamente a casa delle persone senza farle uscire.
Le soluzioni sono davvero tante, basta solo sapere come sfruttarle.
Una buona strategia digitale deve sempre tenere conto delle ricerche effettuate dagli utenti. Ricordiamoci sempre che ci stiamo rivolgendo a loro e per questo è essenziale sapere cosa cercano, quando e perché, tanto in situazioni di emergenza come questa che in situazioni ordinarie.03
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