Il costo per click (CPC) è una delle metriche fondamentali nel digital marketing, perché consente agli inserzionisti di pagare nel momento in cui gli utenti mostrano un interesse concreto cliccando sull’annuncio. Il suo valore può cambiare in base alla piattaforma pubblicitaria utilizzata, alle parole chiave selezionate e alla concorrenza presente.
Capire cos’è il CPC e come si calcola diventa essenziale, quindi, per ottimizzare al massimo il ritorno sull’investimento nelle campagne pubblicitarie.
Cos’è il costo per click e come si calcola
Indice
Il costo per click (CPC) è una metrica utilizzata nell’advertising pay-per-click (PPC): indica quanto costa a un inserzionista ogni singolo click su un annuncio. Per tale ragione, è un KPI particolarmente indicativo su piattaforme come Google ADS e FB Ads.
Calcolare il CPC è piuttosto semplice: ti basterà dividere il costo totale di una campagna pubblicitaria per il numero di click ricevuti dall’annuncio, in questo modo:
CPC = Costo Totale della Campagna / Numero di Click
Dunque, se una campagna ha un costo di 100 euro e riceve 50 click, il CPC sarà di 2 euro. Tirando le somme, cosa sapere sulla gestione e il monitoraggio del CPC? Per tenere sotto controllo questa metrica puoi avvalerti di strumenti come Google Ads e Facebook Ads Manager, che elaborano report dettagliati sulle performance delle tue inserzioni, quindi anche sul numero di click e sul costo totale, in modo da massimizzare le prestazioni delle campagne.
CPC e altre metriche: facciamo chiarezza
Nel mondo dell’advertising, è importante distinguere tra loro le diverse metriche: solo così potrai capire se le tue campagne pubblicitarie stanno effettivamente funzionando oppure se è arrivato il momento di cambiare strategia. Vediamo allora le differenze fra CPC e gli altri KPI chiave.
CPC e CPM
Il costo per mille impressioni (CPM) è una metrica che misura il costo per ogni mille visualizzazioni di un annuncio. A differenza del CPC, il CPM non tiene conto del numero di click, ma solo delle visualizzazioni. Il CPC è più adatto per campagne mirate a produrre conversioni, mentre il CPM è utile per aumentare la brand awareness e, di conseguenza, la visibilità del marchio.
CPC e CPL
Il costo per lead (CPL) misura quanto costa ottenere un lead, ovvero un contatto qualificato interessato ai prodotti o ai servizi offerti. In poche parole, il lead è l’utente che ha completato un’azione, come può essere l’invio di un modulo online tramite il sito o l’iscrizione alla newsletter.
L’obiettivo è raccogliere informazioni sui potenziali clienti. Il pay per lead rappresenta il metodo di fatturazione ideale se lo scopo principale della tua campagna di e-marketing è arricchire il database e quindi se vuoi:
- acquisire informazioni sui potenziali nuovi clienti;
- avere iscrizioni;
- inviare newsletter.
Per questo motivo, è spesso impiegato nel marketing di affiliazione o nelle campagne email. Per calcolarlo, dovrai dividere il budget totale investito per il numero di lead ottenuti.
CPC e CPA
Il costo per acquisizione (CPA) rappresenta, invece, il costo per ogni acquisizione, che può essere una vendita, un’iscrizione o qualsiasi altra azione definita come obiettivo. Il CPA tiene conto del percorso completo dell’utente, dal click iniziale fino alla conversione finale, rendendolo una metrica molto completa per valutare l’efficacia delle campagne.
Vantaggi e svantaggi del PPC advertising
Il PPC advertising offre numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di raggiungere un pubblico più vasto, fornendo una visibilità quasi immediata, e di ottenere risultati misurabili in tempi relativamente rapidi. Inoltre, puoi intercettare il pubblico target con un’elevata precisione: si possono infatti individuare diversi parametri per restringere il bacino di utenti che vedranno l’annuncio, come le caratteristiche demografiche (sesso, età, ecc.), la posizione, gli interessi e la tipologia di dispositivo utilizzato. Tuttavia, questa tipologia di pubblicità presenta anche alcuni svantaggi: se non gestita correttamente, il rischio di costi elevati non è da sottovalutare. Infine, per gestire campagne PPC con successo è necessario avere conoscenza ed esperienza. Le aziende devono dedicare tempo ed energie per gestire la pubblicità PPC: prima di tutto, effettuando un’attenta ricerca delle parole chiave, ma anche scrivendo annunci efficaci, che convincano l’utente a cliccare e, soprattutto, monitorando in modo continuo le campagne. In poche parole, per i principianti l’apprendimento del sistema può essere complesso.
Come ridurre il CPC
Come si riduce il CPC? Abbassare il costo per click è l’obiettivo comune di molti inserzionisti, poiché permette di ottenere più click con lo stesso budget. Ecco alcune tecniche efficaci per abbassare il CPC.
- Ottimizzazione delle parole chiave: individuare parole chiave pertinenti e a basso costo può fare una grande differenza.
- Qualità degli annunci: realizzare annunci rilevanti e accattivanti può migliorare il punteggio di qualità, che influisce direttamente sul CPC. Gli annunci con un alto punteggio di qualità, in sostanza, costano meno.
- Targeting preciso: prevedere opzioni di targeting avanzate per raggiungere solo il pubblico più interessato può abbassare il costo per click. È utile quindi segmentare il pubblico in base a demografia, interessi e comportamenti.
- Monitoraggio e ottimizzazione continua: analizzare regolarmente le performance delle campagne e apportare modifiche basate sui dati raccolti è il primo passo per mantenere il CPC basso.
- Sperimentazione A/B: testare diverse varianti di annunci per vedere quali performano meglio può aiutare a diminuire i costi della campagna. Variare elementi come il titolo, la descrizione o l’immagine può avere un impatto significativo sulle performance dell’annuncio.
Tecniche e consigli utili
Per ottimizzare il CPC e migliorare le performance delle tue campagne di marketing, è fondamentale utilizzare tecniche efficaci. Innanzitutto, focalizzati sulla keyword advertising, scegliendo con attenzione le parole chiave più pertinenti e meno competitive per il tuo settore, usando strumenti appositi di keyword research per identificare le query che possono portare il miglior ritorno sull’investimento. Un’altra tecnica efficace è la creazione di annunci curati che attirino l’attenzione degli utenti attraverso una forte call to action. Inoltre, segmentare e targettizzare il tuo pubblico con precisione, può assicurarti che le sponsorizzate raggiungano le persone giuste, quelle cioè realmente interessate ai tuoi prodotti o servizi. Monitorando costantemente le performance delle tue campagne e apportando modifiche basate sui dati raccolti, migliorerai sicuramente la tua strategia.
In conclusione, il CPC è una metrica cruciale per il successo delle campagne PPC. Capire come ottimizzarlo può aiutare i proprietari di siti web e e-commerce a ottenere il massimo dai loro investimenti pubblicitari.